Holaaaaaaa,
Circa due sabati fa sono andato a Roma a fare la CorriRoma in notturna: 10 km di magia pura per le strade di Roma. Sono riuscito a chiuderla in 59:01 minuti e sono molto, molto soddisfatto perché era la mia prima, vera competitiva (la Deejay Ten di Firenze per quanto sia stata più divertente non era una competitiva, nonostante avessimo il pettorale) e per me chiuderla sotto un ora era una sfida. Non sapevo se ce l'avrei fatta per tutta una serie di ragioni: il ginocchio sinistro era reduce da tre sedute dalla fisioterapista con laser e tecarterapia (e devo dire che Romina é stata il mio angelo, perché ha fatto un lavoro strepitoso), la coscia destra continuava a dolermi e ha continuato anche il pomeriggio di quel sabato (sentivo che era un dolore muscolare ma, come tutti i dolori del genere, non sai quando arriva, quando se ne va e soprattutto se ti permetterà di correre); poi c'era il caldo, il viaggio, l'essere stato in giro per la città per tutto il giorno e soprattutto, non sapevo se ce l'avrei fatta di testa. E si...perché la corsa é anche quello: testa. Capisco che 10 km non sono tanti ma per chi, come me, corre da meno di un anno e per come ci sono arrivato a questo punto (dopo dolori e problemi tra caviglie, talloni e ginocchi) quei 10 km erano come una maratona. Li avevo già fatti, anzi, al Pisano sono arrivato a farne 12 quindi sapevo che potevo farli. Il problema era come...perché 10 km si fanno in tanti modi e, come detto prima, puntavo a stare sotto un ora ma non ci avrei scommesso. Quindi per me è stata davvero una vittoria arrivare un minuto prima dell'ora. E devo dire che all'ultimo km e mezzo é servito tantissimo quel ragazzo vestito di nero che incitava una ragazza (non so se era la fidanzata o meno) a non mollare, che eravamo quasi arrivati. È stato di grande imput per tirare quell'ultimo pezzo che non finiva più.
Per cui credo che Osvaldo sarebbe d'accordo se questa ricetta dell'Osvaldo's Corner la dedichiamo a lui e a tutti gli angeli che, inconsapevolmente, ci fanno vincere le nostre piccole battaglie.
Comunque questa lunga premessa è solo per dirvi che il giorno dopo a cena il mio amico David (non finirò mai di ringraziarlo per l'ospitalità e per avermi sopportato in quei due giorni e mezzo) mi ha portato da Felice a Testaccio...una esperienza che consiglio a tutti i turisti vaganti per la città eterna.
Se volete assaggiare dei tonnarelli cacio e pepe e dei saltimbocca alla romana davvero ottimi e unici andate a fare una capatina da Felice e non ne rimarrete delusi (non dimenticatevi lo spazio per il leggendario tiramisù).
Ecco da dov'è nata l'idea di Osvaldo di darmi questo risotto cacio e pepe con la variante delle noci per dare più colore e croccantezza al piatto.
Ingredienti / Ingredients:
- 300 gr di riso / 300 grams of rice
- 100 gr di gherigli di noci / 100 grams of walnuts
- olio, burro, parmigiano, sale e pepe q.b. / oil, butter, Parmesan, salt and pepper to taste
Si tosta il riso su un fondo di cipolla con olio. Si bagna di tanto in tanto con acqua calda salata e si cuoce per circa 15 minuti // Toasting the rice on a bed of onion with oil. Wet occasionally with warm salt water and cook for about 15 minutes:
Nel frattempo si trita nel mixer metà dei gherigli di noci e si sminuzzano finemente quelli rimasti // Meanwhile chop in a food processor, finely half of walnuts and coarsely chop the other half:
Si manteca il riso, a fuoco spento, con il burro; si aggiungono le noci, il pepe e il parmigiano e se occorre un po' di acqua calda mescolando velocemente. Si ultima il piatto unendo le noci sminuzzate // You whisk the rice, turn off the heat, add the butter, walnuts, pepper and Parmesan cheese, and if necessary some hot water, stirring quickly. Finally add the coarsely chopped nuts:
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